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Sottomessa alla Prof

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2011 16:16
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Età: 37
Sesso: Maschile
17/08/2011 16:16

Io sono una ragazza carina ma anche molto timida quindi non so mai imporre la mia volonta e finisce sempre che vengo sopraffatta da altra gente avevo 18 anni all’inizio di tutto eravamo alla terza ora e c’era la professoressa di italiano che stava spiegando io non ero molto attenta infatti stavo chiaccherando con una mia amica di cosa avevo fatto il sabato in discoteca la prof mi doveva aver gia notata da molto infatti mi chiamo e mi disse a che pagina siamo erika io che non stavo seguendo feci un calcolo cercando anche d intravvedere gli altri libri cosa che non mi riusci

allora abbassai lo sguardo e dissi mi scusi non lo so bene e di cosa parlava con la sua amica accanto invece di seguire la mia lezione io non dissi niente e lei mi disse bene oggi passi nel mio ufficio verso le tre erika che faremo un discorsetto per bene io e te io annui di certo non mi aspettavo quello che sarebbe successo nel suo ufficio arrivai puntuale alle tre nel suo ufficio lei non era ancora arrivata e io mi ero allora accomodata nelle sedie fuori dal suo ufficio dopo una decina di minuti la vidi sbucare da dietro e venire a passi decisi verso di me appena arrivata alla mia altezza mi prese per un braccio e mi porto dentro l’ufficio e chiuse a chiave la porta io ero spaventata perche la vedevo che era nera si mise seduta dietro la sua scrivania mi fece cenno a me invece di stare in piedi davanti ad essa io lo feci stando sempre in silenzio si mise a guardare dei fogli piu andava avanti il tempo e piu il silenzio della stanza mi rendeva nervosa ma probabilmente la professoressa lo faceva apposta dopo un quartodora circa mi guardo bene erika stavo leggendo i suoi voti lo sa che rischia di bocciare quest’anno io annui ma senza dire niente a lo sa e in piu si permette di parlare delle sue cose a scuola durante le mie lezioni bene mi sa che dovremo porci rimedio no io sono nata in una famiglia all’antica dove vige un’educazione ferrea allora gli lascero decidere a lei se essere sospesa oppure sottoporsi all’educazione che gli imporro io deglutii nervosamente perche non volevo di certo essere sospesa anche perche una sospensione a quel punto del trimestre sarebbe voluto dire bocciatura e minimo un’estate in casa rinchiusa allora dissi a voce bassa e timidamente e se mi sottoponessi alla sua educazione cosa mi succederebbe lei mi guardo be quello che succede a chi sbaglia una sculacciata esemplare che gli faccia capire il modo di stare a scuola da oggi in poi io quasi incredul ripetei sculacciata? lei guardandomi si sculacciata ma sta a lei decidere chiaramente se accettera questa via non dovra dire a nessuno della cosa io annui va bene accetto bene allora venga qui accanto a me e mi chieda di sculacciarla sonoramente io sempre piu imbarazzata mi avvicinai e come chiesto da lei gli chiesi professoressa mi puo sculacciare perfavore lei sorrise e mi prese portandomi sulle sue ginocchia da prima inizio da sopra la mia gonna i suoi colpi erano forti e decisi era molto esperta gli doveva essere sicuramente gia successo altre volte di sculacciare delle persone io restavo in silenzio cercando di trattenere i mugolii di dolore anche perche sapevo che a quell’ora la scuola era ancora piena lei dopo una buona cinquantina di sculacciate mi alzo la gonna e mi tiro giu le mutande ora cerchi di non urlare anche perche non vorra mica farsi sentire dai miei colleghi no io scossi il capo lei sorrise e ricomincio il primo colpo mi lascio scappare un gridolino per il dolore bruciante che mi aveva provocato dopo i colpi andarono avanti forti e precisi prima su un gluteo e poi sull’altro la cosa mi imbarazzava non avrei mai immaginato che la mia professoressa di italiano mi avrebbe sculacciata prima o poi lei mi insultava e mi chiedeva se la prossima volta studiavo o dovevo prenderle dell’altre per farlo io rispondevo fra le lacrime chiaramente che lo avrei fatto dopo altri cento colpi mi fece alzare e mi disse bene adesso si inginocchi ai miei piedi e li baci avanti io sgranai gli occhi per la sorpresa lei mi guardo severamente facendomi capire che era meglio farlo allora mi chinai sotto la scrivania e gli cominciai a baciare i piedi lei senza dirmi niente prese il suo cellulare e mentre baciavo i suoi piedi mi riprese io la guardai spaventata che fa beh mi assicuro che lei non dica nulla di quello che e successo non vorra mica che la gente la vedi a baciare i miei piedi no io la guardai con rabbia dopo un po mi tiro un calcetto e mi disse bene questo e solo l’inizio tu da oggi sarai la mia leccapiedi personale.
passarono due o tre settimane senza che succedesse niente io speravo solo che tutto fosse finito a quella volta ma, mi sbagliavo era solo l’inizio della mia schiavitu. stavo uscendo un po prima come sempre per cercare di evitare la professoressa come avevo fatto nelle ultime tre settimane quando mi sentti chiamare ” erika venga qua ” io rimasi li per li impietrita, poi mi incamminai verso la professoressa lei mi guardo e mi porse un piede, io mi guardai in torno e non vidi nessuno mi chinai e glielo baciai velocemente lei mi sorrise poi mi fece cenno di seguirla. arrivate davanti alla porta del suo ufficio ando dalla sua segretaria e gli disse che non voleva essere disturbata poi mi fece cenno di entrare, “bene signorina noto che capisce molto alla svelta le cose lei” io abbassando la testa annuii ” adesso si metta a 90 sulla scrivania e resti a sedere scoperto” io sempre in silenzio, senza avere neanche il coraggio di proferire parola mi cchinai e mi levai la gonna e gli slip lei prese il righello di legno e si posiziono dietro di me , passarono circa trenta secondi prima che il primo colpo mi colpisse facendomi emettere un leggero gridolino di dolore, lei tossi come se stesse aspettando qualcosa da me io allora dissi ” uno” allora dopo sentii il secondo colpo colpirmi con forza cosi continua contandole fino ad arrivare a 100.
i colpi del righello erano abbastanza forti quindi la segretaria sicuramente aveva sentito quello che succedeva nella stanza, a questo pensiero mi feci pensierosa mentre ero in lacrime per i colpi e l’umiliazione provata ” bene signorina si metta sotto la scrivania e cominci aleccarmi per bene i piedi avanti e non faccia storie” io annuendo risposi un timido ” si professoressa ” mi chinai e andai dietro la scrivania per andare sotto dato che il davanti era ricoperto da una tavola di legno che copriva il sotto della scrivania lei si sedette dopo che io ero passata e mi posiziono il suo piede scalzo davanti il piede aveva un forte odore di sudore mista a quello della pelle della scarpa ormai vecchia sotto era nero sulla parte dei talloni e sul sotto delle dita io provai schifo ma comincia a leccarlo il sapore era abbastanza fort, era salato e amaro mentre gli leccavo il piede chiamo la sua segretaria dal suo telefono dicendogli che poteva far passare le persone nel caso in cui ci fossero state, io sbiancai perche ero sotto la scrivania che gli leccavo i piedi, ma lei sembrava non preoccuparsene infatti comincio ad leggere dei fogli dopo dieci minuti che leccavo il suo piede sentii bussare alla porta lei come se niente fosse invito ad entrare la persona, il mio cuore mi salii fino in gola mon capii chi fosse perche sentivo solo la voce che parlava ma poi non ci facevo molto caso, anche perche la mia preoccupazione era quella di non essere scoperta in una situazione cosi imbarazzante. passarono circa venti minuti in cui parlavano di uno studente il quale non andava tanto bene, nel frattempo aveva anche cambiato il piede senza farsene accorgere dalla persona di fronte a se quando usci mi guardo ridendo ma non disse niente si alzo un piede e lo guardo sotto poi mi prese e mi mise davanti la scrivania, guaardandomi con un’aria molto arrabbiata mi disse ” doveva lavarmeli invece che ha fatto li sotto signorina” mentre disse questo posiziono i suoi piedi sulla scrivania in effetti erano ancora abbastanza neri sotto, ” mi scusi ” una ciaffata mi raggiunse il volto e alzando la voce mi disse ” invece di scusarsi si chini e cominci a leccarli per bene avanti con tutta la lingua ” io sbiancai anche perche di la c’era sempre la segretaria ma ormai, pensai dentro di me che doveva essere gia a conoscenza della cosa mi chinai e continua a leccarli questa volta con piu impegno dopo un’altra ventina di minuti riuscii a lavargli tutte e due i piedi come meglio potevo.
lei se li guardo poi mi disse ” bene ci si vede la prossima settimana arrivederci io uscii piangendo e vidi la segretaria con un sorriso che mi guardava scappare.
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